Il corpo del silenzio

Vincenzo Ditoma (aka Vincenzo Thoma) nasce a Roma ma si stabilisce negli anni Novanta in Canada, dove consegue una laurea in lettere all'università McGill di Montreal. Il suo interesse principale è la musica e la composizione che gli hanno dato l'opportunità di farsi conoscere come autore di canzoni per diversi interpreti italiani e internazionali (Mia Martini, Lara Fabian, per citarne alcuni). Si avvicina al mondo della poesia per ragioni squisitamente pratiche: dovendo lavorare a un progetto di tesi su di un poeta del Quattrocento toscano, Domenico di Giovanni, detto il Burchiello, ritiene che la riflessione critica non possa essere disgiunta da una esperienza creativa, da un fare concreto, da una conoscenza della strumentazione tecnica che dà vita a un'opera. Dai primi anni del Duemila, compone le sue composizioni in versi, pubblicandole su vari siti della rete. Non ha mai pensato alla pubblicazione. I temi che caratterizzano la sua poetica sono quelli dell'erranza, dell'esilio, della ricerca di un'identità allo stesso tempo rifuggita come prigione esistenziale.

"E? vero che Qualche volta nevica anche ad aprile, ed e? anche vero che altre volte ci si imbatte in alcuni versi che producono in noi la magia di creare... vita, di generare sentimenti. Versi che sentiamo appoggiarsi al nostro corpo e che quando ci lasciano, dopo averci attraversato, ci fanno vedere che non siamo piu? quelli di prima. Il corpo del silenzio cosi? si offre, come una raccolta di liriche che fecondano nel lettore l'atmosfera di altro, di tutt'altro."

Dalla prefazione di Filippo Giuseppe Di Bennardo