La Citta del Piacere

Il capo mercante di Ascalon era nella camera degli ospiti della sua casa. Sebbene fosse una giornata di fine inverno, il vecchio indossava le libere vesti bianche di un pomeriggio di mezza estate, perché con tristezza della Filistea la stagione fredda dell'anno sessantanove era stata calda, umida e miasmica. Una donna anziana entrando subito lanciò un'occhiata alle finestre chiuse dell'appartamento quando notò il viso arrossato del commerciante ma non fece alcun movimento per aprirle. Più che il calore della giornata stava attirando l'attenzione del grave vecchio, e la donna, con abiti e modi di pari grado con lui, si fece da parte finché non poté concederle un momento. Il suo portiere si inchinò al suo fianco. "I servi di Filippo di Tiro sono fuori", disse. "Devono entrare?" "Sono venuti per gli arredi," rispose Costobarus. "Prendi tutta la casa tranne Momus e Hiram, e smantella le stanze per loro. Inizia dalla biblioteca; poi le camere da letto; questa camera successiva; la cucina per ultima. Manda Hiram alle scuderie ad eccezione di tre buoni cammelli da la mandria per il nostro uso. Lascia che Momus controlli il bagaglio. Dov'è Keturah? " Una serva che si affrettava a seguire una fila di uomini che portavano un grande divano, raccogliendo i drappeggi ei cuscini che erano caduti, si fermò e salutò il suo padrone.